Secondo la tradizione, la nascita dello Zampone e del Cotechino Modena risale al 1511. Le truppe di Papa Giulio II assediavano da tempo Mirandola, città natale del famoso Giovanni Pico della Mirandola. I mirandolesi erano alla fame: restavano loro soltanto dei maiali che non dovevano essere lasciati al nemico che ormai era sul punto di entrare in città.
Uno dei cuochi di Pico della Mirandola ebbe un’idea ingegnosa: “Conservare la carne più magra in un involucro formato dalla pelle delle zampe anteriori dei maiali, così da poterla conservare per cuocerla più avanti”. Nacque in questo modo lo Zampone da cui ebbero origine tutti gli insaccati che contengono cotenna. Verso la fine del ‘700 la fama di Zampone e Cotechino arrivò ben oltre il territorio di origine: ad esempio, nel Ducato di Milano si parlava già del “coteghin” fatto a Modena. Iniziarono così ad essere prodotti anche nelle altre regioni dell’Italia centro-settentrionale. Soltanto nel 1800 però il successo di Zampone e Cotechino Modena aumentò notevolmente e si diffuse largamente il loro consumo.
Il famosissimo compositore Gioacchino Rossini ne era ghiotto e scriveva al signor Bellentani, uno dei pionieri della produzione su larga scala del Cotechino Modena, “Vorrei quattro Zamponi e quattro Cotechini, il tutto della più delicata qualità” e Emile Zola affermava: “Se volete allegria, mangiate modenese, lo zampone dà gioia ad un animo triste”.
Oggi, rispetto al passato, il contenuto in grassi e sodio di Zampone Modena e Cotechino Modena si è notevolmente ridotto. Inoltre, sono alimenti dal gusto pieno e ricco che danno subito una sensazione di appagamento e soddisfazione.
Zampone Modena e Cotechino Modena hanno meno calorie di quanto si pensi: un etto di questi prodotti dà un apporto calorico di circa 250 calorie, inferiori a quello di un piatto di pasta scondita.
Prodotti senza lattosio, senza glutammato aggiunto e solo con aromi naturali rientrano tra gli alimenti che compongono una dieta sana ed equilibrata.