Parmigiano Reggiano di Montagna. Dal 2013 è stata introdotta con regolamento UE 1151/12, la dicitura “Prodotto di Montagna” per classificare i prodotti alimentari aventi origine nelle aree di montagna dell’Unione Europea. Il Parmigiano Reggiano è il più importante prodotto DOP ottenuto in montagna, con oltre 110 caseifici ubicati in montagna e oltre 1.200 allevatori che, ogni giorno, contribuiscono a fortificare l’economia e a preservare l’unicità del territorio montano di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.
Proprio per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo della montagna e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate, oltre all’origine, anche alla qualità del formaggio, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha definito il “Prodotto di Montagna – Progetto Qualità Consorzio”. I requisiti per ottenere la certificazione sono:
Il Regolamento di marchiatura prevede la possibilità, su richiesta del detentore del formaggio, di eseguire sulle forme già marchiate appartenenti alla prima categoria, classificate come “scelto sperlato”, con almeno 18 mesi di stagionatura, un’ulteriore selezione qualitativa. Il formaggio Parmigiano Reggiano che supera questo esame sarà qualificato “export”. In questa selezione viene compreso solo il formaggio di qualità eccelsa, esente da difetti di crosta e di struttura della pasta, con caratteristiche organolettiche comprese nei valori di tipicità, ossia il formaggio appartenente alla prima categoria, “scelto sperlato”. È il marchio di ulteriore selezione che storicamente si è affermato su alcuni mercati esteri e che rappresenta una garanzia per imprese esportatrici e consumatori di diversa cultura gastronomica.
Con l’entrata in vigore delle modifiche del Disciplinare del Parmigiano Reggiano ad aprile 2018, è stato introdotto un nuovo marchio volontario di selezione chiamato “premium”. Questo marchio si differenzia dal marchio “Export”, già previsto dal Disciplinare, perché i detentori di Parmigiano Reggiano possono richiederne l’apposizione, al Consorzio, solo a partire dal compimento del ventiquattresimo mese di stagionatura: tale marchio sarà attribuito solo al Parmigiano Reggiano che presenta le caratteristiche merceologiche previste per lo “scelto sperlato” (forme prive di qualsiasi difetto) e infine, per ogni mese di stagionatura, le forme dovranno superare un attento esame organolettico. Al fine di dare maggior trasparenza al consumatore circa il caseificio produttore, nell’etichettatura del formaggio Parmigiano Reggiano porzionato e grattugiato preconfezionato, ottenute da forme marchiate con il marchio di selezione volontario “PREMIUM”, si dovrà riportare anche l’indicazione della matricola o della denominazione del caseificio.
Il Parmigiano Reggiano Kosher, destinato ai consumatori di fede ebraica osservante, prevede che tutti i passaggi eseguiti per la produzione, dalla mungitura alla porzionatura, siano certificati in base alla kasherut, la normativa ebraica sul cibo basata sull’interpretazione della Torah. Le fasi della lavorazione sono supervisionate da un rabbino e controllate da Ok Kosher Certification, uno degli enti più accreditati e riconosciuti nel mondo delle certificazioni kosher.
Il Parmigiano Reggiano Halal concilia il disciplinare di produzione della DOP con le indicazioni della normativa islamica, in materia di “cibo permesso”, basate sul Corano. La certificazione, che rende il prodotto idoneo al mercato islamico, prevede che tutti i passaggi eseguiti per la produzione abbiano la piena tracciabilità del prodotto e siano controllati.
Il Parmigiano Reggiano da agricoltura biologica prevede che tutti i passaggi eseguiti per la produzione abbiano la piena tracciabilità del prodotto e siano certificati in base alle disposizioni di legge per la produzione dei prodotti da agricoltura biologica.